filatura della viscosa
Immagine: Tessuti e stile

La viscosa è una fibra sostenibile? Analisi dei suoi impatti ambientali

Se prodotta in maniera eticamente e ecologicamente responsabile, la viscosa può essere una scelta sostenibile. Diverse iniziative mirano a migliorare la sostenibilità di questo processo, promuovendo pratiche di produzione ecologiche.

La viscosa è una fibra tessile ottenuta dalla lavorazione della cellulosa, una sostanza naturale presente principalmente nel legno e in altre piante ricche di questa sostanza.

Le piante più comuni utilizzate per produrre la viscosa sono:

  1. legno di conifere: alberi come l’abete e il pino sono spesso utilizzati perché il loro legno è ricco di cellulosa.
  2. legno di latifoglie: alberi come la betulla, il faggio e l’eucalipto sono altre fonti comuni di cellulosa per la produzione di viscosa.
  3. bambù: il bambù è una pianta utilizzata sempre più frequentemente come fonte di cellulosa per la produzione di viscosa, grazie alla sua rapida crescita e sostenibilità.
  4. cotone: è importante notare che, sebbene il cotone contenga una quantità elevata di cellulosa, viene generalmente utilizzato per produrre direttamente tessuti di cotone o altre fibre derivate dal cotone, come il rayon di cotone, piuttosto che per la produzione di viscosa. La cellulosa per la viscosa viene di solito estratta da legni perché è più conveniente e abbondante rispetto al cotone.
Una fabbrica con grandi macchinari e vasche, che produce fibra di viscosa da fonti sostenibili. Pratiche rispettose dell'ambiente evidenti
Una fabbrica con grandi macchinari e vasche, che produce fibra di viscosa da fonti sostenibil. Immagine: Tessuti e stile

La viscosa è considerata una fibra semisintetica perché, sebbene la materia prima sia naturale, il processo di produzione comporta una serie di trattamenti chimici. Infatti il processo di produzione della viscosa include i seguenti step principali:

  1. estrazione della cellulosa: la cellulosa viene estratta dai materiali vegetali come abbiamo visto sopra;
  2. trattamento chimico: il prodotto estratto viene trattato con una soluzione di idrossido di sodio e successivamente con disolfuro di carbonio, formando una sostanza viscosa chiamata xantato di cellulosa. Questo passaggio permette di ottenere una fibra filabile.
  3. filatura: questa sostanza viscosa viene filata attraverso piccoli fori in un bagno acido, che solidifica la fibra trasformandola in fili di viscosa. Questi filamenti solidificano e formano la fibra di viscosa.
  4. finitura: le fibre vengono poi lavate, sbiancate e trattate ulteriormente per migliorarne le proprietà tessili.

Esistono diverse varianti di viscosa, tra cui:

  • Rayon: Il tipo più comune, spesso utilizzato nell’abbigliamento.
  • Modal: Conserva le proprietà della viscosa con una maggiore resistenza all’acqua e alla deformazione.

La viscosa è apprezzata per la sua morbidezza, la capacità di assorbire l’umidità, la lucentezza simile alla seta e la versatilità e viene quindi utilizzata in una vasta gamma di prodotti tessili, tra cui abbigliamento, rivestimenti per mobili, tappeti e persino in alcuni prodotti medicali come le garze.

Considerazioni ambientali

tessuto in viscosa
Tessuto in viscosa. Immagine: Tessuti e stile

Anche se la viscosa deriva da fonti vegetali, il suo processo produttivo solleva indiscutibili questioni legate alla sua sostenbilità ambientale.

Da diversi studi è emerso che il processo di produzione della viscosa può avere un impatto sull’ambiente e direttamente sugli esseri umani significativo, principalmente a causa di tre pricipali aspetti.

Emissioni di gas serra

Durante il processo di produzione della viscosa, si generano emissioni di gas serra, principalmente anidride carbonica (CO2) e ossidi di azoto (NOx). Le attività di deforestazione per il reperimento della cellulosa, fonte primaria di viscosa, accelerano ulteriormente questa problematica.

Le foreste fungono da polmoni della Terra, riducendo la quantità di CO2 nell’atmosfera. La loro distruzione non solo libera il carbonio immagazzinato, ma riduce anche la capacità di assorbimento di nuovi gas serra.

Consumo di risorse idriche

Il processo di produzione della viscosa richiede una notevole quantità d’acqua. Si stima che per produrre un chilogrammo di viscosa siano necessari circa 10.000 litri d’acqua. Questa situazione può causare stress idrico nelle comunità vicine a questi impianti.

Inoltre, l’irrigazione delle coltivazioni di legno da cui si estrae la cellulosa implica un utilizzo eccessivo di risorse idriche. Pertanto, il consumo di acqua nella produzione di viscosa ha un impatto significativo sulle risorse idriche locali e sull’ecosistema circostante.

Utilizzo di sostanze chimiche

La produzione di viscosa coinvolge l’uso di sostanze chimiche tossiche, come la soda caustica e il solfuro di carbonio. Queste sostanze sono necessarie per trasformare la cellulosa in fibra, ma il loro utilizzo può risultare dannoso per l’ambiente.

Le sostanze chimiche sono spesso eliminate nei corsi d’acqua, contaminando gli ecosistemi acquatici e danneggiando la fauna e la flora locali. Inoltre, l’esposizione delle persone a queste sostanze può comportare rischi per la salute, richiedendo norme rigorose per la gestione dei rifiuti industriali.

  • lo sfruttamento delle risorse forestali;
  • l’impatto che l’uso di sostanze chimiche utilizzate nella produzione hanno direttamente sull’uomo;
  • l’impatto che l’uso di sostanze chimiche utilizzate nella produzione hanno sull’ambiente.

Certificazioni e standard di sostenibilità per la viscosa

Immagine: Tessuti e stile

La sostenibilità della viscosa dipende fortemente dalle certificazioni e dagli standard di produzione adottati. Questi sistemi garantiscono che le materie prime siano ottenute in modo responsabile e che le pratiche di produzione minimizzino l’impatto ambientale.

Certificazione FSC o PEFC

La certificazione FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) assicurano che la cellulosa utilizzata per la produzione di viscosa provenga da foreste gestite in modo sostenibile. Queste certificazioni garantiscono pratiche di riforestazione, biodiversità, e diritti dei lavoratori.

Le foreste certificate FSC e PEFC devono soddisfare criteri rigorosi, che includono la protezione dell’ecosistema e la limitazione dell’uso di sostanze chimiche dannose. L’uso di cellulosa certificata riduce l’impatto ambientale complessivo della produzione di viscosa e promuove la responsabilità sociale.

Etichetta EcoVero

L’etichetta EcoVero è un marchio utilizzato per identificare viscosa prodotta da Lenzing, che soddisfa elevati standard di sostenibilità. La produzione di EcoVero utilizza legno proveniente da foreste certificate e riduce il consumo d’acqua e le emissioni di CO2.

Questo processo è trasparente e tracciabile, garantendo che i materiali utilizzati siano ecologicamente responsabili. EcoVero offre una valida alternativa alle fibre convenzionali, rendendo la viscosa una scelta più sostenibile per i consumatori consapevoli.

Standard Global Recycled Standard

Il Global Recycled Standard (GRS) è un altro standard importante per la viscosa, focalizzato sul contenuto riciclato e sulle pratiche di produzione responsabili. Questo standard verifica la provenienza delle materie prime riciclate, assicurando che vengano utilizzate in modo sostenibile e che rispettino criteri ambientali e sociali.

Inoltre, il GRS richiede controlli rigorosi sul tracciamento delle forniture riciclate e sull’impatto ambientale della produzione. Adottare il GRS aumenta la fiducia dei consumatori riguardo alla sostenibilità dei prodotti tessili, promovendo un ciclo di vita più responsabile per la viscosa.

Riciclabilità e biodegradabilità della viscosa

La viscosa è nota per la sua capacità di biodegradarsi. Essendo derivata dalla cellulosa, questa fibra può decomporre naturalmente nel tempo, riducendo l’impatto ambientale.

Biodegradabilità

  • tempistiche di decomposizione: la viscosa può degradarsi in diversi mesi in condizioni adeguate.
  • processo di biodegradazione: questo avviene grazie all’azione di microrganismi, che scompongono le molecole di cellulosa in composti più semplici.

Riciclabilità

La viscosa offre opportunità di riciclaggio attraverso processi innovativi. Tra queste metodologie, due sono rilevanti:

  1. riciclo meccanico: consiste nel tritare i tessuti e trasformarli in materia prima per nuovi prodotti tessili.
  2. riciclo chimico: i tessuti in viscosa possono essere scomposti in cellulosa per produrre nuove fibre, come il lyocell.

La tecnologia di riciclaggio, come Circulose®, permette di utilizzare il cotone usato per ricavare nuova materia prima biodegradabile. Questi processi richiedono energia, ma sono considerevolmente inferiori rispetto alla produzione di fibre sintetiche.

Limitazioni

È importante notare che non tutte le viscose sono uguali in termini di sostenibilità. Alcuni processi produttivi utilizzano sostanze chimiche nocive, influenzando negativamente l’ambiente. Pertanto, la scelta di viscosa certificata come sostenibile è cruciale per garantire l’efficacia nei benefici ecologici.

Per un approfondimento su queste tematiche, consultare il documento di Vesti la natura.

Iniziative per una viscosa più sostenibile

Negli ultimi anni, si sono sviluppate varie iniziative per migliorare la sostenibilità della produzione di viscosa. Queste strategie si concentrano su innovazioni nel processo di produzione, progetti di rimboschimento e lo sviluppo di alternative sostenibili. Ciascuna di queste aree gioca un ruolo cruciale nella riduzione dell’impatto ambientale della viscosa.

Innovazioni nel Processo di Produzione

Le innovazioni tecnologiche nel processo di produzione della viscosa mirano a ridurre l’uso di risorse e a minimizzare i rifiuti. Tecniche avanzate come il recupero e il riutilizzo della cellulosa e l’ottimizzazione del consumo di acqua stanno guadagnando attenzione.

Alcuni produttori utilizzano metodi chiusi per il recupero dei solventi, limitando l’inquinamento e garantendo una cattura maggiore delle sostanze chimiche. Questi approcci possono rendere il processo più efficiente rispetto ai metodi tradizionali, riducendo i costi e migliorando la sostenibilità complessiva.

Inoltre, le raffinerie che producono viscosa stanno collaborando con enti di ricerca per sviluppare processi che utilizzano materie prime di origine certificata. Un esempio include l’approvvigionamento di cellulosa da foreste gestite in modo sostenibile.

Progetti di Rimboschimento

I progetti di rimboschimento sono fondamentali per garantire un approvvigionamento sostenibile di materia prima per la produzione di viscosa. Organizzazioni come Canopy lavorano per incentivare le aziende a investire in iniziative di riforestazione. Questi progetti non solo aiutano a ripristinare le aree deforestate, ma contribuiscono anche alla sequestro di carbonio.

Attraverso partnership con coltivatori di legno, gli sforzi di rimboschimento possono creare una rete di produzione di cellulosa più sostenibile. Oltre a questo, programmi di certificazione per il legno possono garantire che le fonti siano etiche e sostenibili, riducendo così la pressione sulle foreste naturali.

Sviluppo di Alternative Sostenibili

La ricerca di alternative sostenibili alla viscosa continua a guadagnare importanza. Materiali come il TENCEL™, derivato dalla cellulosa di legno, vengono promossi come opzioni più ecologiche. Questo tessuto non solo ha una produzione a basso impatto, ma utilizza anche solventi non tossici.

Altri progetti mirano a creare fibre a partire da materiali riciclati o da scarti agricoli. Utilizzare scarti di coltivazione per produrre tessuti riduce la necessità di nuove fonti di cellulosa. Queste alternative possono offrire agli stilisti e ai produttori opzioni più sostenibili senza compromettere la qualità del materiale.

Le innovazioni e le iniziative in queste aree sono essenziali per il futuro della viscosa come fibra sostenibile.