Immagine: Tessuti e stile

Neoprene® (gomma cloroprenica)

Il neoprene, noto anche come policloroprene, è una gomma sintetica versatile e dalle molteplici applicazioni. Sviluppato negli anni ’30 dalla DuPont, questo materiale ha rivoluzionato diversi settori, dall’industria automobilistica all’abbigliamento sportivo.

Cos’è il Neoprene?

Il neoprene è un tipo di elastomero, ovvero un materiale polimerico che mostra un comportamento elastico. Ciò significa che può essere allungato o deformato sotto stress, ma ritorna alla sua forma originale una volta rimosso lo stress.

Il processo di produzione del neoprene inizia con la polimerizzazione del cloroprene, un monomero ottenuto dall’acetilene. La polimerizzazione crea lunghe catene di molecole di cloroprene che si intrecciano tra loro, formando una struttura reticolare che conferisce al neoprene le sue proprietà uniche.

Caratteristiche e proprietà

Il neoprene è apprezzato per una serie di caratteristiche distintive:

  • Resistenza: Il neoprene è noto per la sua eccezionale resistenza a una vasta gamma di sostanze chimiche, oli, solventi, ozono e raggi UV. Questa resistenza lo rende ideale per applicazioni in ambienti difficili.
  • Impermeabilità: Il neoprene è altamente impermeabile all’acqua e a molti gas, il che lo rende adatto per la produzione di mute subacquee, guanti protettivi e altri prodotti che richiedono una barriera efficace contro i liquidi.
  • Isolamento termico: Il neoprene è un ottimo isolante termico, in grado di mantenere il calore corporeo in ambienti freddi e di proteggere da temperature estreme. Questa proprietà è sfruttata nella produzione di mute subacquee e abbigliamento tecnico.
  • Flessibilità: Nonostante la sua resistenza, il neoprene è un materiale flessibile e confortevole da indossare. Questa caratteristica lo rende adatto per la produzione di abbigliamento sportivo e accessori come ginocchiere e gomitiere.
  • Durevolezza: Il neoprene è noto per la sua lunga durata e resistenza all’usura, il che lo rende un materiale affidabile per una vasta gamma di applicazioni.

Svantaggi

  • Impatto Ambientale: La produzione del neoprene comporta l’uso di sostanze chimiche potenzialmente pericolose e può avere impatti ambientali significativi. La sintesi del cloroprene e i processi di vulcanizzazione possono rilasciare composti organici volatili (VOC) e altre emissioni dannose​.
  • Potenziale Tossicità: Alcuni componenti utilizzati nella produzione del neoprene, come l’etilene tiourea (ETU), sono stati associati a potenziali rischi per la salute. Anche se il neoprene finale non è considerato tossico, i processi di produzione devono essere attentamente gestiti per prevenire esposizioni nocive​.
  • Costo: La produzione del neoprene è relativamente costosa rispetto ad altri elastomeri sintetici. Questo può limitare la sua applicazione in alcuni settori dove il costo è un fattore critico​.
  • Riciclabilità Limitata: Il neoprene non è facilmente riciclabile, il che contribuisce alla sua impronta ambientale negativa. Attualmente, la maggior parte dei prodotti in neoprene finisce in discarica al termine della loro vita utile, creando problemi di gestione dei rifiuti​.
  • Rigidità a Basse Temperature: Sebbene il neoprene sia resistente e flessibile a temperature moderate, può diventare rigido e meno flessibile a temperature molto basse. Questo limita il suo utilizzo in ambienti estremamente freddi​.

Applicazioni

Grazie alle sue proprietà uniche, il neoprene trova impiego in numerosi settori:

  • Industria automobilistica: Guarnizioni, tubi flessibili, cinghie, supporti antivibranti e altri componenti.
  • Abbigliamento sportivo: Mute subacquee, abbigliamento da surf, guanti da ciclismo e altri indumenti tecnici.
  • Settore medicale: Supporti ortopedici, tutori, cinture e altri dispositivi medicali.
  • Industria elettrica ed elettronica: Isolamento di cavi, trasformatori e altri componenti elettrici.
  • Costruzioni: Guarnizioni per porte e finestre, isolamento acustico e termico, rivestimenti protettivi.

Tipologie

Il neoprene è disponibile in diverse forme e tipologie, ognuna con specifiche caratteristiche e applicazioni:

  • Neoprene espanso: Questa tipologia è caratterizzata da una struttura cellulare che contiene gas, conferendo al materiale leggerezza, flessibilità e proprietà isolanti. Viene utilizzato per la produzione di mute subacquee, abbigliamento sportivo e imbottiture.
  • Neoprene compatto: Questa tipologia è più densa e meno porosa rispetto al neoprene espanso. Viene utilizzato per la produzione di guarnizioni, tubi, rivestimenti e altri prodotti che richiedono resistenza e impermeabilità.
  • Neoprene adesivo: Questa tipologia è dotata di un lato adesivo che ne facilita l’applicazione su diverse superfici. Viene utilizzato per la produzione di nastri sigillanti, patch di riparazione e altri prodotti adesivi.

Produzione

La produzione del neoprene si suddivide in diverse fasi:

1. Sintesi del

Il processo di produzione del neoprene inizia con la sintesi del cloroprene (2-clorobutadiene-1,3), il monomero base. Il cloroprene viene tipicamente prodotto a partire dall’acetilene e dall’acido cloridrico, attraverso una reazione catalizzata da rame: \(C2H2+HCl→CH2=CCl−CH=CH2\text{C}_2\text{H}_2 + \text{HCl} \rightarrow \text{CH}_2=\text{CCl}-\text{CH}=\text{CH}_2C2​H2​+HCl→CH2​=CCl−CH=CH2​ \)

Questa reazione avviene in presenza di una soluzione di cloruro rameoso (CuCl) come catalizzatore.

2. Polimerizzazione del Cloroprene

La polimerizzazione del cloroprene è il passaggio successivo e centrale nella produzione del neoprene. Questa polimerizzazione può essere realizzata attraverso diverse tecniche, tra cui la polimerizzazione in emulsione, che è la più comune. In questo processo, il cloroprene viene disperso in acqua in presenza di un emulsionante, e la polimerizzazione è avviata mediante l’aggiunta di un iniziatore radicalico. La reazione porta alla formazione di lunghe catene polimeriche che costituiscono il policloroprene: \(n CH2=CCl−CH=CH2→(CH2−CCl=CH−CH2)n\text{n CH}_2=\text{CCl}-\text{CH}=\text{CH}_2 \rightarrow (\text{CH}_2-\text{CCl}=\text{CH}-\text{CH}_2)_nn CH2​=CCl−CH=CH2​→(CH2​−CCl=CH−CH2​)n​\)

3. Coagulazione e raccolta del polimero

Dopo la polimerizzazione, il polimero formato è in sospensione e deve essere separato dall’acqua. Questo avviene attraverso un processo di coagulazione, dove vengono aggiunti agenti coagulanti che causano la precipitazione del polimero. Il neoprene viene quindi raccolto, lavato per rimuovere impurità e residui di emulsionante, e successivamente asciugato.

4. Vulcanizzazione

La vulcanizzazione è un passaggio cruciale che conferisce al neoprene le sue proprietà meccaniche ed elastiche definitive. Questo processo coinvolge il riscaldamento del neoprene in presenza di agenti vulcanizzanti come lo zolfo. La vulcanizzazione crea legami incrociati (cross-link) tra le catene polimeriche, migliorando la resistenza, l’elasticità e la durabilità del materiale.

5. Formulazione e compounding

Prima che il neoprene vulcanizzato sia pronto per le applicazioni finali, può essere miscelato con vari additivi durante il compounding. Questi additivi possono includere plastificanti, antiossidanti, cariche rinforzanti e pigmenti, a seconda delle proprietà desiderate per l’uso finale del prodotto. Il processo di compounding permette di personalizzare il neoprene per specifiche applicazioni, migliorandone ulteriormente le caratteristiche meccaniche e di resistenza chimica.

Impatti ambientali e misure di sicurezza

La produzione di neoprene comporta l’uso di sostanze chimiche potenzialmente pericolose e può avere impatti ambientali significativi. Ad esempio, la produzione del cloroprene utilizza acetilene, un gas infiammabile, e acido cloridrico, una sostanza corrosiva. Inoltre, durante la vulcanizzazione, possono essere rilasciati composti organici volatili (VOC).

Negli ultimi anni, c’è stato un crescente interesse verso lo sviluppo di processi di produzione più sostenibili, l’uso di fonti rinnovabili per la sintesi del cloroprene, nonché la riduzione dell’uso di sostanze chimiche tossiche. Ad esempio, alcuni studi stanno valutando l’impiego di biotecnologie per la produzione di monomeri a partire da risorse biologiche, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e migliorare la sicurezza dei lavoratori​.