La lana è una fibra tessile naturale ottenuta dal vello di diversi animali, tra cui pecore, capre, conigli e camelidi. La lana più comune e pregiata è quella di pecora, in particolare della razza Merino, originaria della Spagna e ora allevata principalmente in Australia.
Caratteristiche e proprietà della lana
La lana è composta principalmente da cheratina, una proteina fibrosa che conferisce alla fibra numerose proprietà uniche:
- Termoregolazione: La lana è in grado di regolare la temperatura corporea, mantenendo il corpo caldo in inverno e fresco in estate. Questa proprietà è dovuta alla struttura stessa della fibra, che intrappola l’aria e crea uno strato isolante.
- Traspirabilità: La lana è in grado di assorbire l’umidità (fino al 35% del suo peso) senza dare la sensazione di bagnato, permettendo al corpo di traspirare e mantenendo la pelle asciutta.
- Idrorepellenza: Nonostante la sua capacità di assorbire l’umidità, la lana ha anche una naturale idrorepellenza, che la rende resistente all’acqua e alla pioggia leggera.
- Antibatterica e antiodore: La struttura della fibra di lana e la presenza di lanolina (una sostanza grassa naturale) creano un ambiente sfavorevole alla proliferazione batterica, riducendo la formazione di cattivi odori.
- Resistenza e durata: La lana è una fibra resistente e durevole, in grado di sopportare piegature e torsioni senza rompersi. I capi in lana possono durare per molti anni se adeguatamente curati.
- Protezione UV: La lana offre una naturale protezione dai raggi UV, assorbendo parte della radiazione solare e proteggendo la pelle.
- Biodegradabilità e sostenibilità: La lana è una fibra naturale e rinnovabile, in quanto le pecore producono un nuovo vello ogni anno. Inoltre, è biodegradabile e non rilascia microplastiche nell’ambiente.
Le diverse tipologie
Le diverse tipologie di filati in lana derivano da varie specie animali, ciascuna con caratteristiche uniche che influenzano l’uso finale del prodotto. Ecco una panoramica dettagliata delle principali tipologie di filati in lana e dei loro utilizzi, basata su dati scientifici e fonti autorevoli nel campo della scienza dei materiali.
Lana merino
Origine e caratteristiche: La lana Merino proviene dalla pecora Merino, originaria della Spagna ma ora allevata principalmente in Australia e Nuova Zelanda. Questa lana è rinomata per la sua finezza, morbidezza e capacità termoregolatrice. Le fibre di Merino sono straordinariamente sottili, con un diametro che può variare da 17 a 23 micron, rendendole una delle lane più morbide disponibili.
Utilizzi: La lana Merino è ideale per abbigliamento intimo, calze, e capi a diretto contatto con la pelle grazie alla sua delicatezza e traspirabilità. È particolarmente apprezzata per l’abbigliamento sportivo e outdoor, poiché offre un eccellente isolamento termico, assorbe l’umidità e resiste agli odori.
Cashmere
Origine e caratteristiche: Il cashmere si ottiene dal pelo della capra Hircus, originaria delle regioni montuose dell’Asia centrale, come il Kashmir, da cui prende il nome. Le fibre di cashmere sono estremamente sottili (circa 14-19 micron) e lunghe, conferendo al filato una morbidezza, leggerezza e calore ineguagliabili.
Utilizzi: Il cashmere è utilizzato per maglioni, sciarpe, cappotti e accessori di alta qualità. A causa della sua rarità e dei complessi processi di raccolta e produzione, è considerato un materiale di lusso e viene spesso utilizzato in prodotti di fascia alta.
Mohair
Origine e caratteristiche: La lana mohair proviene dalla capra d’Angora, allevata principalmente in Sud Africa, Turchia e Stati Uniti. È caratterizzata da fibre lunghe, lucenti e resistenti, con un diametro che varia da 25 a 45 micron, a seconda dell’età dell’animale.
Utilizzi: Il mohair è ampiamente utilizzato nella produzione di tessuti per abbigliamento, come maglioni e sciarpe, ma anche in arredamento per tappeti e coperte. La sua resistenza e brillantezza lo rendono adatto per capi eleganti e durevoli.
Lana di alpaca
Origine e caratteristiche: La lana di alpaca si ottiene dall’animale omonimo, originario delle Ande in Sud America. Esistono due tipi principali di alpaca, Huacaya e Suri, ciascuno producendo fibre con differenti caratteristiche. La lana di alpaca è leggera, calda e ha una struttura fibrosa che non contiene lanolina, rendendola ipoallergenica.
Utilizzi: Viene utilizzata principalmente per capi d’abbigliamento come maglioni, sciarpe e coperte. La lana di alpaca è anche apprezzata nell’artigianato tessile per la creazione di tessuti unici e pregiati.
Lana di cammello
Origine e caratteristiche: La lana di cammello proviene dai Bactriani (cammelli a due gobbe) e dai dromedari (cammelli a una gobba), prevalentemente dall’Asia centrale. Le fibre, ottenute dal sottopelo degli animali, sono fini e soffici, con un diametro di circa 20-30 micron.
Utilizzi: È utilizzata per abbigliamento invernale di lusso, come cappotti e giacche, grazie alle sue eccellenti proprietà isolanti. La lana di cammello è apprezzata anche per la sua naturale tonalità marrone dorato, che conferisce un aspetto distintivo ai capi.
Lana d’angora
Origine e caratteristiche: La lana d’Angora si ottiene dal pelo del coniglio d’Angora. È nota per la sua estrema morbidezza, lucentezza e capacità di trattenere calore. Le fibre di Angora sono molto fini, di circa 11-13 micron.
Utilizzi: Viene utilizzata per capi d’abbigliamento e accessori che richiedono un tocco di lusso, come maglioni, guanti e cappelli. La lana d’Angora viene spesso mescolata con altre fibre per migliorarne la durabilità.
Lana vergine
Origine e caratteristiche: La lana vergine si riferisce alla lana che proviene dalla prima tosatura di un agnello o di una pecora. Questa lana è generalmente più morbida e fine rispetto a quella di tosature successive e non subisce trattamenti chimici.
Utilizzi: È utilizzata per prodotti di alta qualità, come abiti e coperte, dove la morbidezza e la purezza della fibra sono particolarmente apprezzate. La lana vergine è anche preferita per i prodotti ecologici e sostenibili.
Lavorazione della lana
La produzione di filati e tessuti di lana prevede diverse fasi:
- Tosatura: La lana viene tagliata dal vello dell’animale.
- Lavaggio: La lana viene lavata per rimuovere le impurità e il grasso naturale (lanolina).
- Cardatura: Le fibre vengono pettinate e allineate per facilitare la filatura.
- Filatura: Le fibre vengono attorcigliate insieme per formare un filo continuo.
- Tessitura: I fili vengono intrecciati per creare il tessuto.
- Finitura: Il tessuto viene sottoposto a trattamenti per migliorarne l’aspetto e le proprietà.
Utilizzo della lana nell’abbigliamento
La lana è ampiamente utilizzata nell’industria dell’abbigliamento per la produzione di capi di vario genere, tra cui:
- Maglioni, cardigan e pullover
- Cappotti e giacche
- Sciarpe, guanti e cappelli
- Calze e abbigliamento intimo
- Abiti e gonne
Una guida all’acquisto di prodotti in lana
Acquistare prodotti in lana richiede attenzione a diversi aspetti per assicurarsi di ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo e per garantire che i capi durino nel tempo. Ecco come scegliere la lana giusta per diversi progetti, come valutare la qualità della lana e come prendersi cura dei capi in lana.
Abbigliamento Quotidiano: Per maglioni, cardigan e altri capi da indossare direttamente sulla pelle, la lana Merino è una scelta eccellente grazie alla sua morbidezza e capacità traspirante. La lana Merino è perfetta per capi che richiedono comfort e che devono essere indossati frequentemente.
Capi di Lusso: Per capi più raffinati come sciarpe, cappotti e abiti eleganti, optate per il cashmere o la lana d’angora. Questi materiali offrono una morbidezza e un calore superiori, ideali per occasioni speciali o per chi cerca un tocco di lusso nel proprio guardaroba.
Progetti di Maglieria: Se il progetto richiede un filato resistente e duraturo, come tappeti o coperte, la lana mohair e la lana di alpaca sono ottime opzioni. La loro resistenza all’usura e la capacità isolante le rendono perfette per articoli che devono durare nel tempo e fornire calore.
Indumenti Sportivi: Per abbigliamento sportivo o outdoor, la lana Merino è di nuovo una scelta eccellente grazie alle sue proprietà traspiranti e termoregolatrici. La sua capacità di mantenere il corpo asciutto e di prevenire gli odori la rende ideale per attività fisiche intense.
Valutare la qualità della lana
Finezza delle Fibre: La qualità della lana è spesso determinata dal diametro delle fibre. Le fibre più sottili (misurate in micron) sono generalmente più morbide e meno irritanti per la pelle. Ad esempio, il cashmere ha un diametro di circa 14-19 micron, mentre la lana Merino varia da 17 a 23 micron.
Lunghezza delle Fibre: Le fibre più lunghe tendono a produrre filati più forti e resistenti. La lana mohair e quella di alpaca, con le loro fibre lunghe e lucenti, sono noti per la loro durabilità e resistenza all’usura.
Consistenza e Uniformità: Una buona lana deve essere uniforme nella sua consistenza, senza nodi o irregolarità. Questo garantisce una migliore qualità del filato e un aspetto finale più liscio e raffinato.
Provenienza e Metodi di Produzione: La provenienza della lana può influenzare significativamente la qualità. Optare per lana proveniente da allevamenti certificati e che seguono pratiche sostenibili garantisce non solo la qualità del prodotto, ma anche un minore impatto ambientale. Certificazioni come la Responsible Wool Standard (RWS) possono essere un indicatore di buona qualità e sostenibilità.
Cura dei capi in lana
Lavaggio: I capi in lana devono essere lavati a mano o in lavatrice con un ciclo delicato e acqua fredda. Utilizzare detergenti specifici per lana per mantenere la morbidezza delle fibre. Evitare di strofinare o strizzare eccessivamente il tessuto.
Asciugatura: Non utilizzare l’asciugatrice per i capi in lana. Invece, stendeteli in piano su una superficie asciutta e lontano dalla luce diretta del sole. Questo aiuta a prevenire il restringimento e mantiene la forma del capo.
Stiratura: Stirare i capi in lana a bassa temperatura, preferibilmente con un panno umido tra il ferro da stiro e il tessuto per evitare di danneggiare le fibre. Se possibile, utilizzare il vapore per rimuovere le pieghe.
Conservazione: Conservare i capi in lana in luoghi freschi e asciutti, preferibilmente in sacchetti di cotone per permettere la circolazione dell’aria e prevenire l’attacco delle tarme. È utile utilizzare bustine di lavanda o legno di cedro nell’armadio per tenere lontani gli insetti.
Cura dei capi in lana
Per mantenere i capi in lana in buone condizioni e preservarne le qualità, è importante seguire alcune semplici regole di cura:
- Lavaggio: Lavare i capi in lana a mano o in lavatrice con ciclo delicato e acqua fredda.
- Asciugatura: Non utilizzare l’asciugatrice, ma stendere i capi in piano all’aria aperta, lontano dalla luce diretta del sole.
- Stiratura: Stirare i capi in lana a bassa temperatura e con un panno umido tra il ferro e il tessuto.
- Conservazione: Conservare i capi in lana in luoghi freschi e asciutti, al riparo da tarme e umidità.
Considerazioni ambientali
La produzione di lana ha un impatto ambientale inferiore rispetto a quella di fibre sintetiche, come il poliestere, che derivano dal petrolio. Tuttavia, è importante scegliere lana proveniente da allevamenti sostenibili e che rispettano il benessere degli animali.
La lana: un materiale versatile e sostenibile
La lana è una fibra tessile dalle molteplici proprietà, apprezzata da secoli per la sua capacità di offrire comfort, calore e protezione. Grazie alla sua versatilità e sostenibilità, la lana continua ad essere un materiale molto utilizzato nell’industria dell’abbigliamento e in altri settori.